Carnevale in Sardegna
La festa dei fuochi dedicata a Sant’Antonio Abate celebrato il 17 Gennaio, apre in Sardegna i festeggiamenti del Carnevale, che si protrae fino al martedì grasso e rappresenta una delle feste più antiche dell’isola .
Enormi cataste di legna vengono bruciate in onore del santo che secondo la leggenda scese all’inferno per rubare al diavolo una scintilla di fuoco da donare agli uomini.
Forti e orgogliosi delle proprie tradizioni i cultori del carnevale rendono i giorni legati alle feste dei momenti di aggregazione importanti, tanto attesi da bambini e adulti, i suoni , le maschere, le tradizionali figure attirano in una surreale atmosfera flussi turistici curiosi., allietati dalle golosita’ culinarie legate all’evento, come le tipiche “fave e lardo” accompagnate dal vino nero, le zeppole, e le immancabili frittelle dolci.
I balli e le sfilate accumunano un pò tutti i paesi dell’isola, sicuramente uno dei più belli nel suo genere è il Carnevale di Tempio , il più atteso in Gallura e meta di tantissimi visitatori dal 16 giovedì grasso al 21 febbraio martedì grasso.
Cascate di coriandoli colorano la sei giorni tempiese, la grande parata dei carri allegorici, 11 in questa edizione, mostra la maestosa bellezza operata dai maestri cartapestai che ogni anno portano avanti con passione la tradizione che rende lo spirito tempiese orgoglioso della festa tanto attesa da tutti. L’ edizione 2023 , sicuramente molto desiderata dopo lo stop imposto dal periodo della pandemia, si apre domenica 12 febbraio con il raduno bandistico regionale e la parata delle bande musicali provenienti da diversi paesi dell’ isola.
Tutta la manifestazione ruota attorno all’allegoria “TUTTI MATTI, IL MONDO AL CONTRARIO” ” lu mundu a lu riessu”, con la sfilata di apertura del giovedì grasso che vede l’arrivo in città del RE GIORGIO, seguito dalla musica festosa dei carri allegorici. Nella sfilata della domenica si celebra il matrimonio del re con la popolana MANNENA, fino all’ultima sfilata del martedì grasso che culmina con la premiazione del carro vincitore e la condanna al rogo del re, con spettacolo pirotecnico finale.
Con una serie di eventi la sei giorni tempiese diventa uno stop alla quotidianità, per tutti coloro che sentono nel loro dna l’evento da festeggiare senza tregua, coi profumi degli arrosti per le vie,per i bambini coi loro costumi spensierati, per le frittelle lunghe, per la voglia di ballare , divertirsi, e perchè no, per sperare che la candidatura del Carrasciali timpiesu a Patrimonio culturale immateriale Unesco possa essere un sogno che diviene realtà.