Arte e Natura – Carlo Pieraccini e Roberto Acciaro
Il grande potere di unire e durare nel tempo, di far ridere e far piangere, di dare e trasmettere emozioni forti non traducibili a parole, è il linguaggio universale della MUSICA come vera forma d’arte.
Carlo e Roberto vivono di musica e per la musica, una consolidata dipendenza fin da ragazzi, un continuo stimolo a creare e trasmettere sentimenti ed esperienze di vita, con gli strumenti, la chitarra e il pianoforte digitale, compagni da sempre. Felicissima di ospitare due talentuosi musicisti, sono assai curiosa di sentire i loro trascorsi, ma soprattutto ciò che potranno creare in questo bel pomeriggio di aprile dedicato ad Arte e Natura.
“La mia prima lezione di musica risale ai tempi della terza elementare. Il maestro iniziò il discorso parlando dei vari modi con cui puoi dire Ciao nelle varie lingue del mondo, HELLO, SALUT, etc e disegnò un pentagramma con la chiave di violino e un DO centrale, dicendo “questo si chiama DO ed è un DO in tutto il mondo, una lingua universale che si legge e si scrive allo stesso modo e vi permette di comunicare con chiunque, ovunque”. Ho fatto mia questa lezione, e da allora in tutti questi anni la musica mi ha aiutato a socializzare, comunicare e superare un pò di timidezza, grazie alla mia amata chitarra, compagna inseparabile delle mie vacanze da ragazzo ad Isola Rossa”. Sono CARLO PIERACCINI, vivo a Sassari ho 47 anni e una bimba di 16 anni. Faccio musica da 35 anni, ho studiato pianoforte al conservatorio ma poichè non potevo portarlo in spiaggia ho imparato a suonare la chitarra, che per me è diventata una droga, ne sono dipendente. Viaggiando da un palco all’altro ho conosciuto tanti volti, tante persone, tra cui il qui presente Roberto, con cui ho stretto il rapporto essendo un concittadino di mia nonna tempiese, consolidandolo poi durante la pandemia e le giornate chiusi a casa a suonare per chiunque volesse ascoltarci…Abbiamo giocato con “IO RESTO A CASA E SUONO“, con leggerezza abbiamo cercato di trasmettere un pò di tranquillità in musica nonostante non tutti la assorbissero allo stesso modo e per alcuni sia risultata a volte fastidiosa. Da lì altre serate insieme per vari resort, teatro tenda di Tempio con la sei giorni del Carnevale con la grande soddisfazione di suonare con le band davanti a migliaia di persone. Siamo quì per caso, per la curiosità di capire cosa possa venir fuori artisticamente parlando da questo invito a celebrare arte e natura, curiosamente in musica, che non è esattamente diretta e facilmente rappresentabile rispetto ad altre forme d’arte”.
– Sarà sicuramente una bella creazione!
“Sono ROBERTO ACCIARO, ho 38 anni ho vissuto a CAGLIARI fino alla seconda elementare poi son diventato ufficialmente tempiese; sono laureato in economia e avrei dovuto fare il commercialista, come mio nonno e mio zio che ha uno studio da circa 50 anni. Ho fatto il tirocinio, ma ho poi deciso di intraprendere il cammino musicale come professione e fare il tirocinante commercialista per hobby. Ho fatto due mesi di conservatorio quando ancora non era facoltà insieme ad economia aziendale, dai 17 anni vivo di musica e di sogni, ho studiato musica da solo e scrivo canzoni da quando avevo 18 anni. Sono stato a lavorare in Veneto inizialmente con sacrifici e successivamente ho firmato contratti per lavorare in Svizzera facendo intere stagioni anche durante la pandemia. Ho avuto la fortuna e l’onore qualche anno fà di incontrare il maestro Enrico Riccardi (grande compositore e produttore musicale che viveva in gallura) con cui ho stretto un bel rapporto di amicizia e che ha scritto per un mio disco il testo del brano ALI BABA’ sulle mie musiche. Ascolto tutti i generi musicali, amo il cantautorato italiano e i Queen”.
Carlo e Roberto armati di strumenti quaderno e penna si sistemano in giardino e baciati dal sole iniziano a pensare, trasportati dall’ispirazione nella natura, scrivono, suonano, cantano, in compagnia di due calici e una bottiglia di rosso. Le parole e le note arrivano da sè, c’è complicità, passione per ciò che nasce spontaneo, e….. siamo pronti dopo qualche ora di piacevole lavoro a sentire il brano.
” Come ogni brano nel nostro percorso musicale, anche questo appena composto, nasce da un idea per poi finire in un altra, lo stimolo è partito dall’idea di valorizzare il concetto di profumi, l’olfatto, un senso spesso sottovalutato rispetto alla vista e al tatto. Abbiamo immaginato guardandoci intorno, in un gioco di parole tra Aprìle e aprile, un riferimento alle sensazioni, ai profumi del contesto circostante percepiti in questo periodo di primavera. Da qui il punto di partenza, natura, profumi, una lettera, che può essere interpretata in diversi modi, che in un certo senso può essere anche vista come una realazione tra un uomo e una donna, ossia tra la lettera e chi sta di fronte a leggerla. E questo è il bello delle canzoni, poter leggere e interpretare secondo le proprie sensazioni”.
Grazie Carlo e Roberto
Vino Rosso di Pieraccini – Acciaro
…”PUOI VIVERE DA CLOWN O TOGLIERTI QUEL TRUCCO
CHE IN FONDO E’ SOLO UN NASO ROSSO
NOI BUGIARDI COME IL CIRCO
AMPLESSI SENZA CARNE
MA VERI COME IL VINO ROSSO”…